SCOLIOSI DA OSTEOCONDRODISTROFIA
DA ACONDROPLASIA
Diego Rodríguez de Silva y Velázquez, (Siviglia, 6.6.1599 – Madrid, 6.8.1660), Museo Nacional del Prado.
Nano Acondroplasico
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È la più comune forma di accorciamento della statura e viene trasmessa con carattere ereditario autosomico dominante, già evidente alla nascita. L’adulto ha una staura ridotta a circa 127 cm: l’aspetto tipico di questi pazienti è il nanismo rizomelico con arti corti (Fig. 55), testa lievemente allargata e depressione della base del naso (Fig. 56), mani con dita corte, divergenti e di uguale lunghezza (mani a tridente) (Fig. 57). Il reperto radiografico e diagnostico più caratteristico della colonna vertebrale è il restringimento della distanza interpenducolare lombare (questa distanza diminuisce gradualmente dalla 1a alla 5 a vertebra lombare) (Fig. 58): il canale spinale lombare ha nell’acondroplasico uno spazio appena sufficiente per il midollo o la cauda equina e ogni ulteriore perdita di spazio (per la spondilosi degenerativa, l’artrosi, le erniazioni discali, ecc.) produrrà sintomi neurologici (inizio insidioso di parestesie, sciatica, di solito seguite da deficit della deambulazione e incontinenza urinaria). La scoliosi (come la cifosi) è frequente con una curva corta, per lo più toraco-lombare: l’evoluzione avviene nell’adolescenza con i principi della scoliosi idiopatica, anche nel trattamento (busto Milwaukee, o Riviera ed artrodesi).
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Fig. 55 – Acondroplasia: nanismo rizomelico con
arti corti: gli apici distali della mano raggiungono
soltanto i trocanteri. |
Fig. 56 - Acondroplasia: cranio con prominenza fronto-parietale, emivolto affossato, regione molare piena, naso all’insù, mento prominente. |
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Fig. 57 - Acondroplasia: mani con dita corte, divergenti e di uguale lunghezza, aspetto detto di mani a tridente. |
Fig. 58 – a) Acondroplasia - Rx lombare:diminuzione della distanza interpeduncolare da L1 a L5. Mentre normalmente (b) si allarga. |
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